venerdì 10 giugno 2011

Referendum e municipio Roma 2

Ho la soddisfazione di aver visto sottoscritto e poi approvato su mia iniziativa la mozione sull'acqua qui di seguito allegata. Ho motivo di essere contento perchè siamo riusciti come API a farla condividere e approvare in IX, XVII,XII e XIX municipio. Ieri fini casini e rutelli hanno ribadito la posizione comune di andare a votare. noi diciamo sì ai 4 referendum. e ci battiamo per questo. Speriamo nel quorum

MOZIONE
Oggetto: adesione al Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico" ed iniziative in vista del referendum sulla gestione pubblica del servizio idrico;
Premesso che
• Con l'approvazione dei seguenti decreti legge e leggi dello stato:
o decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria";
o convertito, con modificazioni, in legge n.133 del 6 agosto 2008;
o come modificato dall'art.30, comma 26 della legge n.99 del 23 luglio 2009, recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia";
o e come modificato dall'art.15 del decreto legge n.135 del 25 settembre 2009, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea";
o convertito, con modificazioni, in legge n.166 del 20 novembre 2009, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale,
si è modificata la normativa sui servizi pubblici locali tra cui la gestione dell'acqua;
• Con questa norma, si vogliono mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento a privati, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%;
• Che la legge impone un tetto massimo da parte degli enti locali del 40% di partecipazione al capitale societario entro il Dicembre 2013 e del 30% entro il Dicembre 2015;
• Che l’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’ “adeguatezza della remunerazione del capitale investito” ossia consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio
• Che la Corte Costituzionale ha escluso con la sentenza n° 25 del 2011 che l’art. 23 bis del D.L n. 112 del 2008 sia una “applicazione necessitata della normativa comunitaria”e che la stessa sentenza ha precisato che l’introduzione, attraverso il suddetto art. 23 bis, di regole concorrenziali (come sono quelle in tema di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento della gestione di servizi pubblici) più rigorose di quelle minime richieste dal diritto dell’Unione europea non è imposta dall’ordinamento comunitario “e, dunque, non è costituzionalmente obbligata, ai sensi del primo comma dell’art. 117 Cost. […], ma neppure si pone in contrato con la normativa comunitaria, che, in quanto diretta a favorire l’assetto concorrenziale del mercato, costituisce solo un minimo inderogabile per gli stati membri”.
• Che la Corte Costituzionale in data 14/1/2011 ha dichiarato legittimo il Referendum promosso dal comitato “SIAcquaPubblica” con la presentazione di oltre 1 milione e quattrocentomila firme di cittadini italiani;
• Che il Forum per l’acqua pubblica vede la partecipazione di numerosi enti pubblici tra cui il V, X e XVI municipio di Roma;
• Che esiste un Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico" che vedrà incontri sul territorio nazionale il primo dei quali si è svolto il 6 Marzo 2011 presso Palazzo Valentini;
• Che gli obiettivi del Coordinamento sono i seguenti:
o confermare il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;
o ribadire il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
o riconoscere che la gestione del servizio idrico è un servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini;
o promuovere iniziative atte a rendere pienamente operativa da parte di tutti gli uomini il fondamentale diritto all’acqua e alla sua qualità;
o promuovere la partecipazione dei lavoratori e dei cittadini alle scelte fondamentali relative alle politiche di tutela dell’acqua e di gestione del servizio idrico integrato.

Considerato
• Che non è accettabile restare in silenzio di fronte alla mercificazione dell’acqua, bene primario per la sopravvivenza di tutti gli organismi viventi;
• Che in altri paesi del mondo, particolarmente quelli in via di sviluppo, lo sfruttamento dell’acqua da parte di società private ha provocato e sta provocando gravi problemi alle popolazioni locali;
• Che la cosiddetta liberalizzazione della gestione dell’acqua si traduce in una privatizzazione in regime di monopolio naturale dove ovviamente il cittadino non potrà scegliere autonomamente il servizio.
Il Consiglio del II Municipio
invita
il Presidente e la Giunta
• ad aderire al Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico" (per il Lazio: ATO2 (Roma) :
Paolo Carsetti paolocarsetti@gmail.com Tel. 333 6876990
• a prevedere, in vista del Referendum, delle azioni di sensibilizzazione sul tema della gestione della distribuzione dell’acqua pubblica al fine di richiamare l’attenzione dei cittadini su questo tema così importante e a pubblicizzare attraverso il sito gli impegni referendari

Giampaolo Celani (API)

P.S. Come potete rilevare la giunta del municipio non ha dato seguito alla mozione approvata!